Quando si parla di freelance cioè di attività libero professionale o indipendente, come preferiamo chiamarla, la prima cosa a cui si pensa è l’aspetto economico. Potrò guadagnare abbastanza? e dopo quanto tempo potrò guadagnare più del mio attuale stipendio? La seconda cosa a cui pensiamo, forse pari merito con la prima, è la libertà. Ci immaginiamo che un’attività indipendente ci dia la possibilità di disporre del nostro tempo e di decidere quando e quanto lavorare. A differenza del guadagno, che resta comunque un’incognita, la conquista di maggior tempo libero sembra essere una certezza.
Credo che entrambi i presupposti siano sbagliati. La cosa che veramente ci deve spingere advert iniziare un’attività indipendente è la possibilità di fare qualcosa che ci piace e che ci possa dare “soddisfazione”, cioè quel senso di appagamento e gratificazione che difficilmente un lavoro da dipendente può darci.
Immagina la gioia di trasformare una tua passione in un lavoro che ti permette di crescere ogni giorno, o la soddisfazione di vedere un cliente contento che torna a chiedere la tua collaborazione. Questi momenti possono essere molto più motivanti rispetto a qualsiasi guadagno immediato.
Proprio così. Ma, sia chiaro, non voglio dire che il guadagno non sia importante. Il guadagno è fondamentale in qualsiasi attività economica. Voglio soltanto dire che quando le nostre scelte sono guidate soltanto dal miraggio dei soldi, rischiamo di condannarci a svolgere un’attività che non ci piace e che sicuramente svolgeremo male.
Se inseguiamo soltanto i soldi, finiremo per non guadagnarne mai abbastanza.
Il nostro obiettivo dovrebbe essere: rendere ciò che ci piace il nostro lavoro quotidiano, farlo bene e farlo in un’ottica di miglioramento continuo.
Il guadagno è alla high-quality di un processo più o meno lungo, non all’inizio!
Un doveroso disclaimer: non sto suggerendo di lasciare il posto fisso. Prima di fare una scelta simile, è fondamentale considerare sia i rischi che i benefici. Tra i rischi principali ci sono l’instabilità finanziaria iniziale e l’incertezza del mercato, ma i benefici possono includere maggiore flessibilità, soddisfazione personale e la possibilità di costruire un’attività che rifletta i nostri valori e obiettivi. Occorre riflettere attentamente su questi aspetti prima di prendere una decisione. Dobbiamo valutare bene cosa vogliamo fare, quanto siamo preparati e quanto possiamo investire in tempo e in (mancanza di) denaro nella nostra avventura da freelance.
Ho detto che il nostro obiettivo dovrebbe essere la soddisfazione. Credo che la nostra scelta di intraprendere un’attività indipendente sia proprio quel senso di intimo piacere che si prova nel raggiungere un obiettivo, nel realizzare un progetto e nel vedere il nostro cliente felice di averci conosciuto e desideroso di rinnovarci l’incarico per la realizzazione di un nuovo progetto.
Credo che questo sia un risultato impagabile. I soldi verranno di pari passo con la soddisfazione dei nostri clienti.
Credo che il guadagno, anche quando è elevato, sia un sottoprodotto della nostra soddisfazione.
Ti propongo una scheda riepilogativa di un ipotetico progetto di attivazione dell’attività da freelance.
Intraprendere un’attività freelance nell’export significa diventare un punto di riferimento per aziende e imprenditori che desiderano affacciarsi ai mercati internazionali ma non sanno da dove iniziare. Questo non vuol dire che devi diventare l’esperto più bravo del mondo. Per iniziare non servono anni di studio: in poche settimane puoi acquisire le conoscenze di base indispensabili per offrire un’assistenza concreta e qualificata.
I tre pilastri dell’export
Per avere successo come freelance nell’export, è cruciale concentrarsi su tre ambiti fondamentali che costituiscono le basi di questa professione. Questi pilastri non solo garantiscono una preparazione solida, ma anche la capacità di offrire un servizio completo alle aziende.
Per lavorare come freelance in questo settore, è fondamentale padroneggiare questi tre ambiti chiave:
La vendita internazionale
conoscere le dinamiche della negoziazione, i contratti di compravendita e le tecniche per individuare i giusti mercati esteri.La spedizione e la logistica
comprendere le process doganali, la documentazione richiesta e i termini di resa (Incoterms®) per garantire spedizioni efficienti e senza intoppi.I pagamenti internazionali
gestire i rischi connessi con i pagamenti esteri, scegliere le modalità più sicure e conoscere i principali strumenti di tutela, come Lettere di Credito, pagamenti contestuali alla consegna e polizze assicurative.
Perché c’è bisogno di freelance nell’export?
Molti piccoli imprenditori e professionisti sono scoraggiati dall’apparente complessità del commercio internazionale. Un piccolo imprenditore potrebbe trovarsi spaesato di fronte alla documentazione doganale richiesta per esportare in mercati extraeuropei o alla scelta degli Incoterms® più adeguati. Questi ostacoli, se non affrontati con le giuste competenze, possono sembrare insormontabili. La burocrazia, le barriere linguistiche, i tecnicismi della logistica e i rischi legati ai pagamenti possono essere scoraggianti. Qui entra in gioco il freelance: un esperto che offre consulenza e supporto pratico, accompagnando le aziende nei loro primi passi sui mercati esteri.
Come puoi fare la differenza?
Diventando un professionista capace di:
Offrire un affiancamento diretto per superare ostacoli pratici, dalla redazione di una fattura proforma al coordinamento con uno spedizioniere internazionale, alla forma di pagamento più adatta alle circostanze.
Quanto tempo serve per partire?
Per iniziare, è utile suddividere il percorso in passaggi concreti.
-
Primo, dedica dieci giorni alla preparazione dell’attività di esportatore e agli aspetti della vendita: dalla scelta dei canali distributivi al contratto di compravendita internazionale. Questo può richiedere dieci giorni.
-
Secondo, studia gli aspetti operativi della spedizione internazionale nelle modalità mare, aereo e camion. Pensa anche agli aspetti doganali e assicurativi, dedicando altri dieci giorni a questo step.
-
Infine, studia le modalità di pagamento internazionale. Concentrando la tua attenzione sul pagamento contestuale alla consegna delle merci a alla Lettera di Credito nelle sue varie tipologie. Anche questo step richiederà circa dieci giorni.
Con un percorso di studio mirato, in un mese puoi acquisire una conoscenza sufficiente per cominciare la tua attività nel mondo dell’export.
Libri, corsi specifici o il supporto di un esperto possono darti le competenze necessarie per offrire valore reale ai tuoi futuri clienti.
Puoi anche chiedermi ulteriori indicazioni e consigli o prenotare una mia consulenza formativa (inizierà a gennaio ma è già prenotabile), scrivendomi a Export@ConsulenzaExport.it, senza alcun impegno da parte tua.
Il tuo ruolo: un ponte verso i mercati esteri
Non si tratta solo di conoscere la teoria. Essere un freelance nell’export significa aiutare gli altri a realizzare i propri sogni di crescita internazionale, mentre tu costruisci una carriera libera e soddisfacente.
Se questa prospettiva ti attira, il mio consiglio è semplice: inizia, studia, esplora e sviluppa le tue competenze. E quando sarai pronto, il mercato sarà lì advert aspettarti.
Scrivimi a Export@ConsulenzaExport.it e parlami del tuo progetto, ti risponderò con piacere. Il primo passo verso la tua indipendenza professionale potrebbe essere più vicino di quanto pensi.
Roberto