Nel mondo del commercio internazionale, l’export viene spesso percepito come un’attività lineare e ben definita. Una vendita di prodotti a clienti esteri, l’operatività quotidiana dell’ufficio export, le interazioni con i clienti: tutto sembra chiaro e sotto controllo. Però, ciò che appare in superficie è solo una parte della storia.
Abbiamo già usato la metafora dell’iceberg a proposito delle tante opportunità che offre l’export, oltre a quella tipica dell’impresa che vende i propri prodotti a clienti esteri.
Ma direi che è proprio l’attività di esportazione che è come un iceberg: mentre la punta è visibile, gran parte della sua massa — la parte sommersa — è nascosta agli occhi, ma è quella che determina la vera solidità e sostenibilità del lavoro.
La parte visibile dell’export embody tutte quelle attività che chiunque, anche senza esperienza diretta, può facilmente comprendere:
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Vendita a Clienti Esteri: Identificare i mercati, stabilire un contatto con potenziali clienti e concludere contratti di vendita.
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Gestione dell’Ufficio Export: Coordinare spedizioni, documentazione doganale e flussi logistici.
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Interazione con i Clienti: Rispondere alle richieste, fornire supporto post-vendita e mantenere una comunicazione fluida.
Queste attività, benché fondamentali, rappresentano solo una parte della realtà dell’export. Sono il risultato visibile di un complesso processo che si sviluppa dietro le quinte.
Dietro ogni operazione di successo c’è un insieme di attività meno evidenti, ma cruciali. Questa è la parte sommersa dell’iceberg, fatta di:
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Conoscenze e Competenze: La padronanza delle normative doganali, dei regolamenti internazionali e delle process logistiche richiede studio e aggiornamenti costanti. Ogni mercato ha le sue regole e peculiarità.
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Esperienze e Show: Gli errori commessi lungo il percorso diventano preziose lezioni. Ogni fallimento è un passo verso un miglioramento operativo e strategico.
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Investimenti Strategici: Partecipare a fiere internazionali, sviluppare campagne di advertising mirate e costruire una rete di contatti richiedono risorse economiche significative.
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Impegno Fisico e Personale: Chi lavora nell’export conosce bene la fatica dei lunghi viaggi, il jet lag, le giornate trascorse a trasportare campionari pesanti e le notti insonni per gestire l’adattamento a fusi orari diversi.
In fondo, l’intera attività di export di successo si può riassumere nella conoscenza dei tre ambiti costitutivi dell’export:
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La Vendita: Saper proporre il prodotto giusto al mercato giusto.
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La Spedizione: Gestire con precisione le pratiche logistiche e doganali.
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Il Pagamento: Assicurarsi che le transazioni avvengano in modo sicuro ed efficace.
A questi si aggiunge la nostra esperienza maturata sul campo, perché la competenza vera nasce proprio dall’unione di conoscenza ed esperienza.
L’export non è solo una questione di vendite. È un viaggio che richiede una visione strategica, una capacità di adattamento e una dedizione costante.
Proprio come un iceberg, ciò che emerge in superficie è il risultato di una solida base sommersa, fatta di sacrifici, investimenti e competenze.
Per chi desidera acquisire le conoscenze necessarie per svolgere qualunque attività connessa con l’export, ricordo che è possibile contattarmi per avere informazioni sul corso di Consulenza Formativa Individuale, che inizierà tra breve ma che è già prenotabile.
Quindi, la prossima volta che osservate un’azienda esportatrice di successo, ricordate: dietro a quella piccola punta ben visibile c’è un’enorme mole di lavoro sommerso. E voi, siete pronti a esplorare le profondità dell’iceberg dell’export?
Se vuoi informazioni sulla “Consulenza Formativa Individuale”, scrivimi a Export@ConsulenzaExport.it, senza alcun impegno da parte tua, ti risponderò con piacere.
Roberto