Ancora una volta, un importatore italiano mi ha contattato dopo essersi trovato nei guai con una spedizione dalla Cina. Il problema? Ha acquistato merce con resa CIF (Value, Insurance coverage, and Freight) e in quantità inferiore al container completo (LCL – Much less Than Container Load).
Come sappiamo, quando si importa su base CIF o CFR (Value and Freight), il prezzo pagato all’esportatore deve coprire non solo il costo della merce, ma anche il trasporto fino al porto di destinazione. L’importatore italiano, quindi, si aspetta di dover pagare soltanto il dazio d’importazione, l’Iva, i THC (Terminal Dealing with Expenses) e le spese di trasporto dal porto fino al suo magazzino.
Ma la realtà è spesso ben diversa.
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All’arrivo della merce in Italia, lo sfortunato importatore viene contattato da uno spedizioniere locale che gli comunica che la merce potrà essere ritirata solo dopo il pagamento di ulteriori, e spesso salatissime, spese. Questi costi aggiuntivi, giustificati con voci di addebito spesso fantasiose, possono trasformare un affare conveniente in un bagno di sangue economico.
A quel punto, l’importatore si trova in una situazione decisamente critica, con tre scelte tra cui scegliere, tutte molto gravose:
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Pagare quanto richiesto per poter ritirare la merce.
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Intraprendere un’azione legale contro l’esportatore cinese (soluzione quasi sempre inefficace).
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Abbandonare la merce e subire una perdita totale.
In sostanza, un vero e proprio vicolo cieco.
E qui arriva la domanda che molti mi fanno: si può risolvere il problema?
Purtroppo, una volta che ci si trova in questa situazione, le opzioni sono limitate. Ma si può, e si deve, prevenire questo tipo di problema.
Il commercio internazionale offre grandi opportunità, ma non ammette improvvisazione. Ho notato due atteggiamenti opposti tra chi si avvicina all’import-export:
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Chi non inizia mai, convinto che sia troppo complicato.
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Chi si lancia senza esperienza, acquistando merce con pagamento anticipato senza conoscere le regole del gioco.
Entrambi gli approcci portano a problemi.
Eppure, per acquisire le competenze fondamentali nel commercio internazionale bastano poche settimane di formazione. Non anni, non mesi: settimane. Conoscere le pratiche corrette può fare la differenza tra un’operazione di successo e una perdita disastrosa.
Morale della storia? Che si importi dalla Cina o da qualsiasi altro paese, o anche se si voglia iniziare un’attività di export, è indispensabile sapere esattamente cosa si sta facendo. Altrimenti, il rischio di cadere in dolorose trappole è altissimo.
Ecco perché ho creato un corso individuale di “Consulenza Formativa Fare Export”. Vuoi informazioni su questo corso? Prenota una name e ti fornirò tutti i dettagli: